Ideali ed esempi per donne nel Corano Hadith e Sirah.

Le Mostre rappresentano ideali: tutto ciò che è meglio nel lavoro di una persona ,di una civiltà, di un periodo di sforzo artistico e così via. Una conferenza ad una mostra dovrebbe fare lo stesso, così comincerò a portare avanti gli ideali dell’Islam e delle donne e i loro modelli da seguire. 

Mostrerò come questi modelli siano dimostrati nel Corano, il quale i Musulmani considerano essere la parola rivelata di Dio (Allah nella lingua Araba), e anche con riferimenti dagli Hadiths e Sunnah, i resoconti dei detti e la pratica modello del Profeta Maometto (Pace sia su di lui). Queste due risorse fanno la base della legge islamica, Shari’ah, il corpo di legislazione e guida morale costruita dagli studiosi musulmani. Nonostante il Corano sia preso come indiscutibile, ogni Hadith e’ aperto a domande ben fondate da esperti riguardo la sua autenticità; e le interpretazione date al Corano e Hadith, che frequentemente risultano in differenti opinioni, sono aperti ad ancora ulteriori domande. Le molti differenti opinioni espresse dagli esperti danno libertà ai Musulmani di trovare guide accettabili. La legge islamica non è monolitica e incambiabile come sembra, nonostante abbia una base assoluta a cui riferirsi. Questo preambolo è importante con riguardo alle donne in Islam perché e stato osservato molto frequentemente dagli studiosi musulmani, che le leggi della famiglia islamica così praticate in alcuni paesi, portano pochissima somiglianza al trattamento liberatorio e tollerante che il profeta Maometto ( pace sia su di lui) comincio’ : anche Mawdudi considerato da alcuni di essere tra i più conservatori dei commentatori revivalista islamici moderni, Abul A’la Mawdudi ha critiche da fare sul perché la legge musulmana indiana è praticata1. Così è importante il distinguere tra la pratica corrente, o anche la pratica passata, e lo spirito della legge - gli ideali così come sono stati messi giù da Allah nel Corano e esemplificati da Maometto (*). Molti scrittori moderni che hanno scritto su ‘ Donne in Islam’ sono d’accordo che è vitale ritornare a queste sorgenti originali e re-interpretarle nel contesto delle società nelle quali noi viviamo ora, così da poter chiarire corruzioni che sono state incorporate nelle leggi sia da risorse culturali indigene e colonialisti europei di, così come pensavano, ‘riformare’ la Shari’ha. Così è a queste risorse originali, il Corano e gli Hadith, a cui riferirò prevalentemente. 

Il Corano ha molto da dire RIGUARDO le donne e ALLE donne. Una Sura è chiamata "Donne", un’altra è chiamata Maria come la madre di Gesù (Pace sia di Allah sia su di Lui). Le donne appaiono in molte altre parti. Nelle storie dei profeti abbiamo: 

- Hawwa (Eva), la moglie di Adamo, non più la tentatrice che porta Adamo a peccare ma la partner che insieme a lui è responsabile e insieme a lui è perdonata da Allah subito dopo 

- C’e’ la moglie di Nuh (Noè, la Pace di Allah sia su di Lui) che tradisce suo marito ed è presa in considerazione con la moglie di Lot come esempio dei non credenti (66:10-11). 

- C’è la moglie di Ibrahim che ride quando l’Angelo porta la notizia del bambino che lei avrà in età avanzata; 

- La moglie di Pharaoh che salva l’infante Musa (Mosè, (pace di Allah si su di Lui) e con Maryam, la madre di Gesù, è una delle due donne esempio del buon credente, portato avanti nella Sura 66:10-11. 

- La moglie di Aziz che cercò di sedurre Yusuf ( Giuseppe), la quale nonostante ciò è trattata con affetto quando mostra ai suoi amici quanto bella fosse e tutti loro si f 

- e ci sono molte altre donne a parte queste. Vale la pena notare che le quattro donne che ho menzionato come esempio sono presentate sia agli uomini che alle donne Musulmane per mostrare come sia possibile essere vere credenti in circostanze difficili e non credenti in circostanze favorevoli. 

- I due buoni esempi in cui ricrede nonostante le attitudini di quelli vicini a loro, la moglie del Faraone che salva Mosè dai comandi del marito di uccidere tutti i primogeniti maschi degli Ebrei e Maryam che confronta le accuse di moralità quando porta a casa il suo bambino dopo l’immacolata concezione. 

- I due cattivi non credenti nonostante all’essere sposati a Profeti di Allah. In nessuno dei due casi questi esempi mostrano l’immagine tradizionale della donna sottomessa. Poi ci sono le donne contemporanee della casa del Profeta, le sue mogli e figlie. Una delle sue mogli Umm Salamah, si lamentò al marito che il Corano era indirizzato solo agli uomini e poi un lungo passaggio fu rivelato al profeta indirizzato chiaramente agli uomini e alle donne in ogni linea che dice chiaramente le responsabilità eque i riconoscimenti per gli uomini e le donne musulmane. 

"Per donne e uomini musulmani- In verità i dati a Dio e le date a Dio, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i sinceri e le sincere, i pazienti e le pazienti, gli umili e le umili, i donatori d’elemosina e le donatrici, i digiunanti e le digiunanti, i casti e le caste, gli oranti e le oranti, a tutti Dio ha preparato perdono e mercede immensa"- (Corano 33:35) 

Aishah, sua moglie più giovane, causò uno scandalo quando andò nel deserto per cercare una collana che perse lì e fu tralasciata dalla carovana. Fu salvata da un giovane uomo e tornò con lui e voci si sparsero che amoreggiò con lui. Questo causò grande dolore a lei e al Profeta e passò molto tempo prima che fossero rilevati da un’altra rivelazione (24:4) domandando che la gente che faceva certe affermazioni contro donne caste deve produrre quattro occhi testimoni all’atto o soffrire la fustigazione e avere la loro evidenza rigettata per sempre. Questi sono passaggi specificatamente indirizzati alle mogli del Profeta come ‘gruppo’ per esempio 

" O donne del Profeta! Voi non siete come le altre donne, se temete in Dio, non siate troppo umili nel parlare, che non accada vi desideri chi ha un morbo in cuore, ma con dignità parlate. Rimanete quiete nelle vostre case e non v’adornate vagamente come avveniva ai tempi dell’idolatria; compite anzi la preghiera, pagate la Decima e obbedite a Dio e al Suo Messaggero. Iddio vuole infatti che siate liberi di ogni sozzura o gente della casa del Profeta, ed egli vi purificherà di purificazione pura. E rammentate che si legge nelle vostre case dei segni di Dio e della sapienza chè Iddio è sottile e di tutto ha contezza." (Corano 33:32-34). 

Altri passaggi sono indirizzati attraverso il Profeta alle sue mogli, figlie e le donne dei credenti e ancora altre sono state rivelate in risposta a domande fatte ad donne ordinarie come quella concernente la pratica del divorzio dovuto al fatto dell’astinenza nel matrimonio ( Zihar). Una donna si lamentò con il Profeta riguardo questa pratica che lasciò le donne senza soddisfazione sessuale, ma nonostante ciò non libere di sposare un altro uomo ed un verso fu rivelato condannando questa pratica. 

"Iddio ha ascoltato le parole di colei che disputava con te del suo sposo e se ne lagnava presso Dio. Iddio infatti ascolta il vostro conversare poiché Iddio è ascoltante veggente." (Corano 58:1) 

Un altro passaggio fu rivelato in risposta ai lamenti di una donna riguardo il modo in cui suo marito voleva avere rapporti con lei (2:223). Così il Corano è un libro che ha molto da dire Alle donne e Riguardo le donne. Cosa dice? Abbiamo già visto che non condanna tutte le donne nell’immagine di Eva come il Cristianesimo è conosciuto di avere fatto; quello è spesso dalla parte delle donne che si lamentano riguardo l’ingiustizia nel matrimonio e in accuse false. Come vede la creazione della donna? E’ lei solo una parte di Adamo e un’aggiunta? Questo è quello che dice nella prima Ayah (verso) della sura an-Nisa- Le Donne: 

" O uomini!. Temete Iddio il quale vi creò da un’anima sola, ne creò il compagno e suscitò da quei due esseri uomini molti e donne;…." (Corano 4:1)

 "Un’anima sola" non è né maschile ne’ femminile nonostante potrebbero essere interpretato come Adamo ma non è necessariamente così, infatti anima è femminile e compagno è maschile! Non che io stia suggerendo che le donne vengano prima perché in altre parti del Corano la creazione di Adamo è descritta, ma la relazione tra i due sessi è ambivalente, ed il compagno fu creato dall’anima non dall’umile "costola". Nessuno studioso musulmano può discutere dopo avere letto questo, come invece tanti Cristiani hanno fatto, dicendo che le donne non hanno un’anima! Sono fatte dalla stessa anima come gli uomini. La loro capacità per fare del bene e del male è identica a quella dell’uomo. Nella Surah 49:13 del Corano, troviamo che le azioni buone e l’accortezza di Allah che fa il credente uomo o donna nobile alla vista di Allah: 

" Chi fa una cattiva azione non è compensato che del pari" 

ed in 40:40 

" Ma coloro che fanno una buona azione, uomini e donne e siano credenti entreranno nel Giardino e ivi provvidenza avranno e il Signore vi esaudisce e risponde" 

Corano 3:195 

" Non manderò perduta una sola opera di voi che operate, siate maschi, siate femmine chè gli uni vengono dagli altri, e coloro che andarono in esilio e furono scacciati dalle loro case e furono perseguitati sulla mia via che combatterono e furono uccisi, giuro che li purificherò delle loro colpe e li farò entrare in Giardini alle cui ombre scorrono i fiumi compenso da Dio, e presso Dio c’è compenso buono." 

Corano 16:97. 

" Chi opera il bene, sia egli maschio o femmina, purché credente, lo vivificheremo a vita dolce e li premieremo nel premio loro, per le cose buone che avranno operato." 

Gli stessi doveri sono incombenti su uomini e donne riguardo la loro fede: 

" In verità i dati a Dio e le date a Dio, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i sinceri e le sincere, i pazienti e le pazienti, gli umili e le umili, i donatori d’elemosina e le donatrici, i digiunanti e le digiunanti, i casti e le caste, gli oranti e le oranti, a tutti Iddio ha preparato perdono e mercede immensa". (Sura 33:35). 

Ci sono alcune eccezioni: le donne sono esenti da alcuni doveri, 

- Digiunare quando sono incinta, allattano o hanno le mestruazioni. 

- Pregare quando hanno le mestruazioni o hanno perdite di sangue dopo il parto e 

- L’obbligo di attendere le preghiere in congregazione nella Moschea al Venerdì 

- Non sono obbligate a prendere parte, come soldati, per la difesa dell’Islam nonostante non siano proibite di farlo. 

Ma in circostanze normali le è stato concesso di fare tutte le altre cose che gli uomini fanno. Anche quando hanno le mestruazioni, in giorni speciali come le due feste di Id, possono comunque andare alle preghiere le donne mestruate possono prendere parte in molte delle azioni del Pellegrinaggio dell’ Hajj. 

Ma sono i doveri delle donne nella vita sociale differenti e complementari così come tanti esperti confermano? E’ la loro unica e sola funzione di tenere la casa e portare in grembo e dare alla luce a bambini mentre gli uomini fanno tutto il resto? E’ il fatto che la loro salute sia disturbata quando hanno le mestruazioni fa si che non possano far altri lavori al di fuori della casa? E’ solo in grado di mantenere una famiglia felice e pace in casa così come Mawdudi ci vorrebbe far credere?

Questo è un punto che è esagerato in maniera grossolana dagli studiosi uomini dovunque, così da giustificare ogni tipo di discriminazione contro le donne. Mawdudi vorrebbe farci credere che le donne hanno a malapena alcuni giorni di sanità nelle loro vite a causa degli effetti delle mestruazioni e della gravidanza. Non c’è dubbio che c’è della verità in questo tipo di scombussolamento e gli uomini dovrebbero capire questo e così altre donne, ma questo non squalifica la donna da alcun compito che gli uomini possono fare tanto meno squalificare gli uomini dal creare una famiglia felice e una casa ben amministrata. Non c’è nessuna base nel Corano o negli Hadith per questo tipo dia attitudine. Il Corano menziona le mestruazioni nel verso 2:222. 

" Ti domanderanno ancora delle mestruazioni. Rispondi: "E’ cosa immonda! Pertanto astenetevi dalle donne durante le mestruazioni e non avvicinatevi loro finché non si siano purificate, e quando si saranno purificate accostatevi a loro dalla parte che Dio v’ha comandato poiché Dio ama i puri." 

A seconda delle interpretazioni delle leggi Islamiche questo significa solo che l’intercoso sessuale non è ammesso in questo periodo ma ogni altra forma di intimità e lo stesso permessa. Per farla breve le mestruazioni possono essere una cosa un po’ sporca e dolorosa ma non è una grande invalidità. La legge Islamica non chiede alla donna di confinarsi nei doveri di casa infatti le prime donne musulmane si potevano trovare in tutti i cammini di vita. La prima moglie del Profeta, madre di tutti i suoi bambini che sono sopravvissuti, era una donna d’affari che lo assunse come impiegato e gli propose di sposarla attraverso una terza persona; le donne erano commercianti nei mercati e la Khalifah Umar, che normalmente non è notata per le sue attitudini liberali verso le donne, suggerirono una donna Shaff’a Bint Abdullah, per dirigere il mercato. Altre donne come Laila al- Ghifariah, preseero parte in battaglia portando acqua e curando i feriti. Altre come Suffiah Bint Abdul Muttalib combatterono e uccisero i nemici per proteggere se stesse e il Profeta (la pace di Allah sia su di Lui) e come Umm Dhahhak Bint Masud erano state premiate con un bottino come gli uomini. Ibn Jarir e al-Tabari disse che alle donne potevano esser assegnate posizioni giudiziarie per decidere su diverse questioni, nonostante Abu Hanifah le escluse da queste pesanti decisioni come quelle che riguardano dure punizioni Hadd e Qisas, e altri giuristi dissero che le donne non potevano esser giudici per niente. Il Corano parla favorevolmente della regina di Shiba e il modo in cui consultò i suoi consiglieri che le sottoponevano buoni giudizi su come gestire la minaccia dell’invasione delle armi di Salomone (Corano 27:32-35): 

" E aggiunse la Regina: " O mia Corte! Ditemi il vostro parere in tale questione chè nessuna questione deciderò senza che voi ne siate testimoni!". Risposero: "Noi siamo gente forte e prodezza grande abbiamo, ma il comando pensa a te, pensa dunque tu a decidere!". Disse al Regina: " Quando i Re entrano in una città la devastano, e i nobili suoi riducono a miserabili: così faranno quelli con noi." " Ma io invierò loro un dono e starò a vedere che cosa mi riporteranno i miei messi". 

Le donne erano qualche volta a capo di province Islamiche come Arwa Bint Ahamad, che servì come governatrice dello Yemen, o come Fatimid Khalifah alla fine del quinto e l’inizio del sesto secolo. Un tanto glorificato Hadith che il Profeta disse fu " La gente che da’ fiducia e che da’ potere ad una donna non prospererà mai" E’ stato dimostrato di essere estremamente inaffidabile da diversi punti di vista. E’ un Hadith isolato e non convalidato e perciò non d’obbligo nella legge Islamica e in addizione c’è ragione di credere che può essere stato ritoccato nel contesto della battagli in cui Ayshah, la vedova del Profeta che guidò contro la quarta Khalifa Ali. In vista degli esempi messi dalle donne in comando nella storia è anche chiaramente inattendibile e falso. Infine i requisiti necessari per le donne per fare lavori di tutti i tipi non sono in dubbio nonostante alcuni illegittimi Hadith che dicono il contrario. Le donne possono lavorare come gli uomini ma non è che debbano lavorare per guadagnarsi da vivere. Loro hanno il permesso e sono incoraggiate a prendere il dovere del matrimonio e della maternità seriamente e sono provviste con i bisogni per poter stare a casa e farlo in maniera adeguata. La donna Musulmana ha sempre il diritto di possedere e dirigere la propria proprietà un diritto che la donna ha ottenuto solo negli ultimi cent’anni. Il matrimonio in Islam non significa che l’uomo prende il sopravvento della proprietà della donna e automaticamente lei non ha il diritto della proprietà di lui se lui muore intestatario. Tutti e due sono visti come individui con responsabilità verso gli altri membri della famiglia genitori, fratelli, sorelle ecc. e i diritti d’eredità illustrano questo. Il marito ha il dovere di mantenere la moglie così come è detto nel Corano e questo è tenuto ad essere così anche se lei è ricca per diritto proprio. L’uomo non ha diritto di aspettarsi che lei si mantenga da sola, per non parlare di mantenere i suoi bambini o lui! Se lei contribuisse nelle entrate della casa questo è visto come un atto di carità da parte sua. A causa delle responsabilità finanziarie più grandi alcune categorie di relazioni maschili, a secondo della legge di eredità del Corano, eredita il doppio del dividendo della parte equivalente della loro donna, ma altri le quali responsabilità sono possibilmente minori di essere meno ereditano la stessa parte; madri e padri per esempio hanno diritto tutti e due ad un sesto della proprietà dei propri figli, dopo il lascito ( fino ad un terzo del possedimento) e il pagamento dei debiti (Corano 4:11): 

"Riguardo i vostri figli Iddio vi raccomanda di lasciare al maschio la parte di due femmine: se i figli sono solo femmine e più di due, a loro spettano i due terzi dell’eredità; se è una femmina sola le spetta la metà; i genitori del defunto avranno ciascuno un sesto dell’eredità, se il defunto abbia un figlio; se invece non ha figli e i suoi genitori ereditano i beni, a sua madre spetta un terzo, se egli però ha fratelli la madre avrà un sesto, dopo che siano stati pagati eventuali lasciti o debiti; chè tra i vostri genitori e i vostri figli voi non sapete qual’è più utile ; questa è una prescrizione divina, chè Dio è sapiente e saggio."

Dunque sono state ben provvedute: i loro mariti le supportano, ereditano da tutti i loro parenti. Hanno il diritto di cominciar a fare affari, lavorare a casa o fuori casa affinché la famiglia non ne soffri e i soldi che fanno sono di loro proprietà senza che nessun’altro possa chiederli fino alla loro morte. E dalle donne non ci si aspetta che facciano i lavori di casa. Se non sono abituate a fare i lavori di casa il marito è obbligato a provvedere per un aiuto domestico, entro le proprie possibilità e esser sicuro che il mangiare sia servito alla moglie e ai bambini già cotto. Il Profeta (la pace di Allah sia su di Lui) aiutava con i lavoro domestici e aggiustava le sue proprie scarpe. Le donne non erano obbligate in tutti i casi ad allattare i propri bambini. Se una coppia che divorziava era mutuamente d’accordo potevano mandare i bambini da una balia e il marito doveva pagare per l’allattamento. Se la madre decide di tenere il bambino e allattarlo lei stessa il suo disturbo doveva essere pagato! Questo si può trovare nel Corano stesso , (2: 233): 

" E le madri divorziate allatteranno i loro figli per due anni pieni se il padre vuole completare l’allattamento, e il padre è obbligato a fornire loro gli alimenti e le vesti, con gentilezza; comunque nessuno può esser obbligato a fare più di quanto può: né la madre soffra danno per il figlio né il padre; e l’erede ha gli stessi obblighi. Se poi i due coniugi vorranno interrompere l’allattamento di comune accordo e dopo essersi consultati non faranno alcun peccato; né farete peccato se darete ad allattare i vostri figli a una nutrice, se consegnerete il prezzo pattuito gentilmente; temete dunque Iddio e sappiate che Iddio osserva ciò che voi fate."

 Su quali basi dunque tutto ciò lascia che l’attitudine dell’uomo che le donne siano fatte solo per doveri materni e casalinghi? Nondimeno nel matrimonio in Islam è dato completo rispetto allo stato femminile e così sono i diritti dei bambini. Nessuna donna musulmana può sentire vergogna nel dire che sia solo una casalinga. E’ il capo della sua casa nonostante sia il marito che abbia la parola decisiva nelle maggiori decisioni. A secondo dell’Hadith: 

‘ Il governante è un pastore ed è responsabile per i suoi soggetti. Un marito è un pastore e responsabile per la sua famiglia. Una moglie è un pastore e responsabile per la sua casa e un servo è un pastore che è responsabile per la proprietà del suo Padrone’. Hadith: Bukahri. 

La moglie deve riferire al marito rispetto al fatto che la mantiene e la protegge con i propri mezzi (Corano 4:34), ma al contrario se lui cerca di farle rompere le leggi di Allah: Allo stesso modo l’obbedienza dei bambini e il rispetto per i genitori va solo entro i limiti messi da Allah. Se i genitori cercano di farli disobbedire Allah allora è loro dovere di disobbedire i genitori. Se il marito coscientemente fallisce di mantenere sua moglie lei ha il diritto di divorziarlo in tribunale. Alle donne anche spetta il rispetto come madri: Allah dice nel (Corano 31:14): 

"Noi abbiamo raccomandato all’uomo, a proposito dei suoi genitori (la madre che lo portò fra mille stenti in seno e lo svezzò quando aveva due anni…..): " 

Sii grato a Me e ai tuoi genitori. A Me voi tutti tornerete!". Il Profeta (la pace di Allah sia su di Lui) dice: il Paradiso è ai piedi delle madri….e in altri Hadith del Profeta (la pace di Allah sia su di Lui) dice ad un uomo che sua madre è al di sopra di tutti gli altri, e anche suo padre vale il suo più alto rispetto e compassione. In caso di divorzio la madre ha il primo diritto di custodia per i bambini giovani seguito da altri membri femminili della famiglia, se lei si risposa o è incapace di curare i bambini il diritto va alla famiglia del marito solo dopo che i bambini abbiano raggiunto un’età di grande indipendenza che varia a seconda della scuola di legge, e poi i desideri del bambino devono essere presi in considerazione, se si vuole seguire l’esempio del Profeta (la pace di Allah sia su di Lui). 

‘In caso di litigio lui chiedera’ al bambino: questo e’ tuo padre e questa e’ tua madre cosi’ prendi chiunque di loro a cui desideri prendere la mano. 

Hadith: Abu Dawud, Nasa’i Darimi 

Il ragazzo ando’ da sua madre. 

In altri casi una donna avvicino’ il Profeta (*) dicendogli che suo marito abbraccio’ l’Islam mentre lei si rifiuto’ di farlo aggiungendo che sua figlia era stata deprivata del latte materno perche’ suo padre l’aveva portata via. Il Profeta (*) fece sedere la bambina tra la madre e il padre e disse a tutti e due di chiamarla. La bambina ando’ da chiunque lei decise di andare. La bambina rispose alla madre. Il Profeta (*) prego’ Allah di guidare la bambina, e la bambina scelse il padre, e dunque Rafi (il padre) prese la bambina’ (Hadith: Abu Dawud) 

(n 3) Nonostante cio’ in questo paese e’ ancora una novita’ dare al bambino questo tipo di diritto. Nonostante il contratto del matrimonio Islamico e’ un accordo civile tra le due parti, non un sacramento come dice la religione Cristiana. Non e’ solo la relazione di convenienza materiale. Le parole usate per descrivere il matrimonio nel Corano sono poetiche e belle: 

" ..E uno dei suoi segni e’ che Egli v’ha create da voi stessi delle spose, acciocchie’ riposiate con loro, e ha posto fra di voi compassione ed amore. E certo in questo v’ha un segno per gente che sa meditare!"(Corano 30:21)

"..Esse sono una veste per voi e voi una veste per loro…" (Corano 2:187)

Amore compassione intimita’ e protezione reciproca e modesta’ sono qualita’ che si aspettano in un matrimonio Islamico. Anche in Paradiso il matrimonio rimane come una delle piu’ grandi gioie: 

"Davvero quel giorno i destinati al Paradiso in faccende gioiose gioiranno essi, e loro spose tra fresche ombre, sopra letti alti e reclinati staranno. E avranno quivi frutta e quel che chiederanno avranno."(Corano 36:55-57) 

Ai mariti e’ richiesto di trattare le proprie mogli con gentilezza durante il matrimonio e anche durante e dopo il divorzio. Allah dice nel Corano: 

"… Trattatele comunque con gentilezza, che’ se le trattate con disprezzo, puo’ darsi che voi disprezziate cosa in cui ha invece posto un bene grande." (Corano 4:19) 

Il Profeta (La pace di Allah sia su di Lui) disse: ‘I piu’ perfetti credenti sono i migliori nella condotta, i migliori di voi sono coloro che sono il meglio con le loro mogli’. (Hadith : Ibn Hanbal) Le coppie sposate sono esortate nel Corano a trattarsi e a dedicarsi l’un all’altra in uno spirito di consultazione comune e d’accordo anche quando si contempli il divorzio e la custodia di bambini: 

" …Se poi i due coniugi vorranno interrompere l’allattamento di comune accordo, e dopo essersi insieme consultati, non farann alcun peccato; …" (Corano 2:233) 

Quanto di piu’ dunque dovrebbe questo spirito predominare in un matrimonio felice! Il matrimonio e’ anche inteso da Allah di essere fertile. Il Corano ci dice: 

"Creatore del Cielo della Terra, Egli v’ha dato delle spose della vostra specie, e v’ha dato le greggie a coppie; e cosi’ vi moltiplica…" (Corano 42:11) 

" Le vostre donne sono come un campo per voi…" (Corano 2:223)

Nonostante cio’la contraccezione non e’ mai stata proibita in Islam poiche’ il Profeta (*) diede il permesso per il coito interrotto affinché la donna sia d’accordo. Analogamente altri metodi di concezione preventiva sono permessi. Gli aspetti pratici del matrimonio sono coperti dal contratto del matrimonio nel quale la moglie puo’ specificare le condizioni e molte donne musulmane hanno approfittato di questo prendendo per se stesse il diritto di divorziare se per esempio il marito prende un’altra moglie. (CARDS sulla Poligamia) .

Deve includere un regalo per il matrimonio-Sadaqah o Mahar -alla moglie dal marito di un totale e di natura concordato tra loro. Normalmente a secondo della usanza e convenienza - una pratica piu’ tardi approvata anche nella Shariah – una giovane donna senza esperienza sara’ rappresentata nelle negoziazioni da un ‘tutore del matrimonio’ o Wal_ che e’ li per vedere che i suoi interessi siano serviti. Questo Wal_ dovrebbe essere suo padre o suo nonno, ma e’ possibile per donne piu’ mature o con piu’ esperienza di nominare una persona di loro scelta che agisca per loro. Quando il Profeta(*) sposo’ la vedova Umm Salamah, suo figlio agi’ come suo Wal_ e il Profeta (*) chiese il suo permesso di sposarla (Ibn Rushd). 

I desideri di parenti vicini, in particolare i genitori, devono essere presi in considerazione e i loro permessi devono essere chiesti. A seconda di alcuni Hadiths e’ meglio finire un matrimonio piuttosto che portare dispiacere ai genitori di una persona, visto che quest’ultimi sono la via per il Paradiso. I genitori hanno la responsabilita’ di aiutare i loro figli a trovare moglie, Umar Ibn al-Khattab e Anas riportarono il messaggio di Dio (*) dicendo che’ e’ scritto nella Torah che ‘Se qualcuno non da’ la propria figlia in matrimonio quando raggiunge i 12 anni e nel frattempo lei pecca, la colpa di questo rimane su di lui". Hadith : Baihaki e Abu Sa’ed e Ibn Abbas riporto’ il messaggero di Dio dicendo: 

"Colui che da’ alla luce un figlio maschio dovrebbe dargli una buona istruzione e sposarlo quando raggiunge la puberta’ . Se non lo sposa quando raggiunge la puberta’ e nel frattempo commette peccato, la colpa resta sul padre" Hadith : Baihaki 

Ma i genitori non hanno il diritto di forzare giovani donne di sposarsi contro il proprio desiderio dopo che hanno raggiunto l’eta’ di matrimonio. Ci sono molte evidenze negli Hadith per mostrare che i matrimoni forzati non sono legali e la moglie ha il diritto di averli annullati: Ibn Abbas riporto’ che una ragazza venne al Messaggero di Allah Moametto (*) e gli riporto’ che suo padre la forzo’ a sposarsi senza il suo consenso. Il Messaggero di Allah (*) le diede la scelta ….(tra accettare il matrimonio ed invalidarlo) , Hadith : Ibn Hanbal 

In un’altra versione la ragazza disse " A dire il vero io accetto questo matrimonio, ma volevo far sapere alle donne che i genitori non hanno il diritto di forzare marito su di loro" Hadith Ibn-Majah Il Profeta (*) consiglio’ anche che le coppie dovrebbero vedersi prima di sposarsi. Cosi’ dunque non c’e’ base islamica sull’usanza di sposare giovani coppie che non si siano mai viste prima. Se una donna trova che non puo’ sopportare l’uomo che ha sposato anche solo perche’ lo trova brutto, la legge islamica rende possibile attraverso una Corte di darle il divorzio. E’ solo necessario di provare che lei lo odi irrevocabilmente – la Corte non ha bisogno di indagare sulle ragioni per l’odio. Il Profeta (*) approvo’ divorzi ad almeno due donne in queste circostanze. Una di loro , Jamila, la sorella dell’ipocrita Abdullah Ibn Ubayy disse al Profeta(*) riguardo la sua obiezione verso suo marito Thabit Ibn Qais: "Messaggero di Allah! Niente puo’ tenerci insieme. Appena ho alzato il mio velo l’ho visto arrivare accompagnato da alcuni uomini. Potei vedere che era il piu’ scuro,il piu’ corto e il piu’ brutto di tutti loro. Per Allah! Non e’ mi dispiaccia per qualsiasi imperfezione nella sua fede e nelle sue morali, e’ la sua bruttezza che non mi piace. Se non avessi avuto paura di Allah gli avrei sputato addosso quando si avvicino’…Ho paura che la mia disperazione mi possa allontanare dall’Islam." 

Il Profeta(*) le chiese se voleva ritornare il giardino che Thabit le diede, lei acconsenti’ e le fu concesso il divorzio. 

Thabit non miglioro’ la situazione anche con l’altra moglie Habibah. Ci sono anche esempi di casi simili dal tempo delle prime tre Khalifahs. Parlando in maniera ideale le donne in Islam sono trattate come Regine, si’ certo son meglio protette che nella famiglia della Casa Reale Britannica ora! Non solo a loro e’ concesso divorziare i loro mariti piuttosto che vivere a parte ed essere incapaci di risposarsi come la Principessa Diana, ma sono anche protette da trafficanti di scandali. A nessuno e’ concesso senza permesso di invadere la privacy delle loro case (24:27-28) Nemmeno i loro mariti quando ritornano da un lungo viaggio. Agli uomini non e’ concesso di trattarle con disrispetto o di guardarle piu’ di una volta o anche di toccarle- o come alcuni Hadith sembrano dimostrare, neanche di dare loro la mano – e se chiunque spargesse voci riguardo la loro castita’ senza il supporto di quattro occhi testimoni all’atto stesso, loro stessi saranno soggetti a punizione in questa vita e in quella dopo (24:23)! 

Per fare questa richiesta di rispetto abbondantemente chiara agli uomini, alle mogli del Profeta (*) era richiesto nel Corano di essere modeste nella loro apparenza e comportamento e stare tranquillamente nelle loro case e non fare gran mostra di se stesse cosi’ come le persone ben conosciute erano e ancora lo sono, prone a fare; non parlare troppo affabilmente agli uomini per paura di ‘quelli nei cui cuori c’e’ un malore o un malattia’ , ed essere pie, virtuose e pure. Anche la donna comune musulmana e’ esortata ad abbassare lo sguardo e di coprirsi bene esteriormente, lasciando cio’ che copre le loro teste cadere sull’apertura del collo, cosi’ che possano essere riconosciute come donne rispettabili e non essere molestate. Le mogli del Profeta (*) e’ stato riportato di avere avuto coperti i loro visi con i loro mantelli quando erano tra uomini sconosciuti. Coloro che riguardano il coprirsi con il velo una forma di sfruttamento, dovrebbero chiedere a loro stessi, la minigonna o il velo? Molte donne musulmane dalla moglie del Profeta (*) in poi hanno aspirato allo stesso modo di modesta’ e virtu’, cosi’ come e’ detto in quelle linee, godendo allo stesso tempo della capacita’ di partecipare attivamente nella societa’ facendo buone azioni lavorando supportando le loro famiglie, e / o seguendo la loro istruzione. Le donne sono raffigurate in maniera rilevante tra i primi studiosi dell’Islam. La moglie del Profeta (*) Aishah era una delle piu’ importanti trasmittrici degli Hadiths e, come altre mogli dei Compagni del Profeta(*) era spesso circondata da studenti che volevano imparare da Lei: uno dei suoi alunni, Orwah Ibn az-Zubayr disse: " Non ho mai visto una studiosa piu’ grande di Aishah nell’imparare dal Corano, i doveri obbligatori (OBBLIGATORY DUTIES), fatti legali e illegali, poesia e letteratura, storia e genealogia araba." 

Abu Musa al-Ash’ar_ disse: " Quantunque noi Compagni del Profeta (*) incontravamo qualsiasi difficulta’ nelle questioni di qualsiasi Hadiths noi ci riferivamo ad Aishah e trovammo che Lei aveva una ben definita conoscenza a riguardo." Hafiz ibn Hajar disse: "..E’ detto che un quarto delle ingiunzioni della Shariah sono narrate da Lei". Il Profeta (*) era molto propenso a vedere che le donne erano istruite in Islam cosi’ come gli uomini e ordinava che gli uomini trasmettessero cio’ che avevano imparato alle loro donne: " Ritornate a casa alle vostre mogli e bambini e state con loro, insegnateli (cosa avete imparato) e chiedete di agire su di esso". Hadith : Bukhari (CARD)

Le donne musulmane hanno il diritto di avere istruzione dai loro mariti e se non la possono ottenere, possono andare da qualche altra parte ad ottenerla. Uno dei primi studiosi musulmani della scuola di legge Maliki chiamato Ibn al-Hajj, normalmente duro critico del comportamento extra-liberale delle donne in Cairo scrisse: " Se una donna chiede per suo diritto di istruzione religiosa da suo marito e porta la questione di fronte ad un giudice, e’ giustificata nel domandare questo diritto, perche’ e’ suo diritto che sia suo marito ad insegnarle, altrimenti le deve essere concesso di andare da qualche altra parte a ricevere questa educazione. Il giudice deve obbligare il marito ad esaurire questa domanda nello stesso modo che farebbe riguardo i suoi diritti terreni, visto che i suoi diritti in questione di religione sono essenziali ed importanti." Al – Mudhkal 

Le donne possono essere istruite dagli uomini. Il Profeta (*) mando’ Umar ibn al-Khattab di insegnare alle donne dell’ Ansar. 

E’ stato riportato da Umm ‘Atiyah che quando il Messaggero di Allah venne alla Medina ordino’ alle donne dell’Ansar (i Musulmani della Medina) di ritrovarsi in una casa e mando’ Umar Ibn al-Khattab per inoltrare gli insegnamenti dell’Islam. Le saluto’ mentre stava in piedi alle porta della casa e risposero al suo saluto. Poi disse, " Sono un messaggero del Messaggero di Allah, mandato specialmente a voi" . Hadith Bukhari

E anche le donne insegnarono agli uomini, non solo le mogli del Profeta(*) ma molte altre piu’ avanti sono state insegnanti a uomini,ad esempio Aishah bt. Sa’id Ibn Abi Waqqas, che insegno’ al primo compilatore di Hadith, Malik; e Sayyda Nafisa, la nipote di al-Hasan il nipote del Profeta(*) che insegno’ a Imam Shafi’i, e piu’ tardi insegno’ a Ibn al- Arabi, il famoso pensatore Sufi ed influenzo’ molto i suoi pensieri. A secondo del Profeta (*) 

" E’ il dovere di ogni Musulmano (uomo o donna) di cercare la conoscenza." Hadith : Bukhari?

I punti di vista delle donne erano ascoltati e rispettati e normalmente supportati dal Profeta(*) come abbiamo visto. Un altro esempio e’ quando il pellegrinaggio del Profeta(*) alla Mecca fu interrotto dai Meccani che fecero un accordo con Lui: che Lui e i Musulmani potevano tornare l’anno dopo. Disse alla gente di tagliarsi i capelli e offrire i loro sacrifici dove erano, ma loro non ascoltarono cosi’ chiese a sua moglie Umm Salamah e Lei lo avviso’ di dare loro un esempio facendo cio’ Lui stesso. Segui’ il suo suggerimento e funziono’. I suoi successori, anche il Califfato Umar piuttosto sciovinista maschio, fecero del loro meglio per seguire il Suo esempio in questo. Umar cercando di regolare le domande esorbitanti per Mahar (i doni del matrimonio) che le donne facevano, si dovette ritirare dopo che una donna lo affronto’ e lo contesto’ quotando il Corano che supportava il suo punto: " Umar poibi’ la gente dal pagare doti eccessive e li indirizzo’ dicendo: " non fissate doti che siano piu’ di 40 oncie. Se questo mai eccedera’ io depositero’ cio’ che eccede nella tesoreria pubblica". Cosi’ quando scese dal Minbar (piattaforma) una donna dal naso piatto si fece avanti tra le donne presenti e disse: " Non e’ nei tuoi diritti ". Umar chiese " Perche’ questo non dovrebbe essere parte dei miei diritti?" Lei rispose :" Perche’ Allah ha proclamato: " E se vorrete scambiare una moglie per un’altra e avrete dato a una di essa una quantita’ d’oro, non riprendetene nulla; ne detrarreste forse qualcosa con calunnia o con colpa evidente ?" (Corano 4:20)

Quando senti’ Umar disse: " La donna ha ragione e l’uomo (Umar) sbaglia. Sembra che tutta la gente abbia piu’ profonda saggezza e senno o comprensione di Umar". Allora torn’ al Minbar e disse:" Oh gente! Io ho messo restrizioni nel dare piu’ di 400 denari in dote, chiunque di voi desideri di dare in dote quanto voglia e trovi soddisfazione facendo cio’ lo faccia pure". Hadith Ibn al-Jawzi. 

Anche Umar di solito cercava consiglio da Shaffa, l’Ispettore del Mercato. Le dava dovuto riguardo e la teneva in alta stima. (Ibn Hajar al-Isabah quotato da Hasan Turabe) Cosi’ per concludere, questi sono gli ideali in cui le donne musulmane possono aspirare e frequentemente lo hanno fatto nel passato. In una vera societa’ islamica a loro sono garantiti: 

- rispetto personale 

- uno status matrimoniale rispettabile 

- legittimazione e mantenimento dei propri figli 

- i diritti di negoziare i termini di matrimonio a loro scelta 

- di rifiutare ogni matrimonio a cui loro non fa piacere 

- il diritto di ottenere divorzio dai loro mariti anche sulla base del fatto che non possono sopportarli (Mawdudi) 

- la custodia dei propri figli dopo il divorzio 

- una loro proprieta’ indipendente 

- il diritto e dovere di ottenere istruzione 

- il diritto e dovere di lavorare, se ne hanno bisogno o lo vogliono 

- la parita’ di ricompensa a seconda di pari azioni 

- il diritto di partecipare a pieno la vita pubblica ed avere la propria voce sentita da quello in potere, e molto altro ancora.

Quale altra religione, teoria politica, filosofia ha mai offerto un tale completo ‘pacchetto’ che includa tutto cio’?

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